La nostra esperienza di insegnamento relativa all'educazione speciale è iniziata nel 2004 grazie al progetto “Il Tappeto Volante”, teso a formare e reinserire alcune donne detenute presso la Casa di reclusione di Opera (MI), finanziato dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Lombardia e patrocinato dal “Consorzio Sud Ovest Milano per l'occupazione” e l'associazione “Donna Lavoro Donna”. Gli obiettivi di partenza erano guidati dal tema conduttore del programma: il riciclo tessile. La scelta dello strumento di lavoro è ricaduta sul telaio a tensione a pettine liccio.
Le allieve sono state affascinate dalla magia del telaio, dal tessuto nato dai loro stessi movimenti, dall'effetto del colore delle rigature scelte. La sfida non è stata tanto insegnare la tecnica d'uso, quanto far emergere in un contesto difficile, la loro personalità, la creatività sopita, le loro aspirazioni ed i loro desideri, impegnarle in attività creative che permettessero loro di stabilire un clima di fiducia reciproca. La difficoltà di gestire i movimenti in sequenza (alzare il pettine, passare la navetta, battere ed abbassare il pettine) dopo alcune prove è diventato un ritmo spontaneo: la ripetizione permette di acquisire maggiore sicurezza.
Le allieve hanno realizzato due lavori, il primo più semplice, il secondo con livelli di difficoltà maggiori, dove si sono concentrati maggiormente le scelte del colore e il decoro a pizzo bouquet: una tovaglia all'americana realizzata con cimose industriali e cotone e una piccola borsa sono il risultato di questo lavoro. La durata del progetto doveva essere di un anno ma a sorpresa e con nostra grande soddisfazione le partecipanti hanno chiesto di proseguire e ci è stato concesso un altro anno durante il quale hanno eseguito un arazzo collettivo che abbiamo voluto ironicamente intitolare “Evasioni Tessili”.
Per noi è stata sicuramente un'esperienza formativa e fondamentale sul piano umano, non paragonabile a nessun altro insegnamento effettuato fino a quel momento. Abbiamo imparato molte cose anche noi: misurare la nostra pazienza, comprendere i loro stati d'animo ed applicare ritmi di lavoro e strategie di insegnamento personalizzate.